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1. |
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Sento milioni di voci,
un alfabeto lontano,
dai minareti secolari
nuove tecnologie del suono
(Nuove tecnologie del suono)
Sento arrivare le voci,
echi di antichi rituali,
entrano dentro al mio letto
trasmettitori digitali
(Trasmettitori digitali)
Sento aumentare le voci,
offrono nuovi scenari,
crescono dentro al mio sogno
parabole satellitari
(Trasmettitori digitali)
Radio Laleh
Radio Laleh
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2. |
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Portami dove non c’è niente,
dove ancora esiste il mondo,
un’ambasciata nel deserto
nel paesaggio più nascosto
Portami dove non c’è niente,
dove ancora esiste il mondo,
un’ambasciata nel deserto
nel paesaggio più nascosto
Portami dove non c’è niente,
dove ancora esiste il mondo,
un’ambasciata nel deserto
nel paesaggio più nascosto
Dove non c’è niente (Dove?)
Dove dolcemente (Dove?)
Dove dolce niente (Dove? Dove? Dove?)
Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei?
Dove sei? Dove sei? Dove sei?
Portami dove c’è un amore
che non riesco a immaginare,
abbandona il navigatore,
prova a chiederti dove andare
Portami dove c’è un amore
che non riesco a immaginare,
abbandona il navigatore,
prova a chiederti dove andare
Il est 6 heures du matin,
vous écoutez Radio Laleh
Radio Laleh
(Nell’entroterra più profondo)
Questo è il nostro invito
alla costruzione
di uno smarrimento
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3. |
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Le immagini che arrivano da Lesbo sono chiare,
così come il mio enorme nulla,
troppo pesante da trasportare
(troppo pesante da trasportare)
Eppure l’autista greco mi accompagna,
non so dove, non è di molte parole,
mentre fuori prende fuoco la campagna,
occhi di cane azzurro dallo specchietto retrovisore
I suoi interventi non hanno clausole,
sospira tabacco dal sedile anteriore,
raccoglie quattro appunti dalle mie costole,
io mi lascio dedurre, gli offro un tremore
Mi giro e l’autista greco ora è mio padre,
mio padre, morto nove anni fa,
il sorriso è quello assolato di sempre
ma sul volto ha una voglia a forma di fatalità
Fuori sepolcri di cowboy
che puoi aprire con la firma digitale,
ed improbabili take-away
dove ci si toglie le scarpe prima di entrare
(Dove ci si toglie le scarpe per pregare)
Ora sono io alla guida,
sono io alla guida della vettura
Siede una donna al mio fianco,
al mio fianco vedo la sua figura
è così bella, è così bella,
posso sentire da qui le sue labbra
però cambia sempre volto
ogni volta che sto per guardarla
Allunga i suoi piedi verso di me, verso di me,
allunga i suoi piedi verso di me
sento il suo odore di viole che avanza,
sento che già posso amarla
Forse è per questo suo modo che ha,
forse è per questo suo modo che ha
Forse è un tentativo per soccombere,
forse è un’altra sexy solitudine
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4. |
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Come fai a recitare,
io non ti so capire,
ma ti so navigare,
è una strana dialettica
tra i miei pensieri e le onde del mare
e le vecchie parole puoi lasciarle asciugare
Mentre il tempo scivola,
come un’ombra su di me,
le contromisure che ho preso per ora
non sembrano farmi male
Perché mai dubitare,
io non ti so capire,
ma ti so disegnare,
mentre cerco la pelle
ritrovo altre spiagge di sabbia lunare
e versioni diverse del sistema solare
Mentre il tempo scivola,
come un’ombra su di me,
le controfigure proposte finora
non sembrano funzionare
davanti a questo mare
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5. |
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Fermo restando che da solo
un pacco di Marlboro,
un corso di filosofia
Mi servirebbero all'istante
e non è divertente
che tu sia volata via
Io mi dichiaro estraneo ai fatti,
fingo indifferenza
verso chi si pone qui
Potrei accorciare le distanze
seguendo le tracce
che mi porteranno lì
Ma è solo un'idea
e rimango qui
e ponderare sul futuro
prossimo e anteriore,
forse resterò così
Fermo restando che pensando
a simili inquietudini,
di colpo, un lunedì
Immaginandomi all'impasse,
dribblo, cambio passo,
torno alle abitudini
Torno a guardarti da lontano,
gioco col la mano,
formo le piramidi
Ma per nascondere i miei sassi,
tutti i passi falsi,
ed evito di perdermi
Appeso a un'idea
e rimango qui
a ponderare sul futuro
prossimo e anteriore,
forse resterò così
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released May 12, 2023